Il Parco Regionale dell’Alto Appennino Modenese, con oltre 15mila ettari di estensione e un territorio che va dai 500 metri sul livello del mare agli oltre 2mila della vetta del Cimone, il monte più alto dell’Appennino Tosco-Emiliano, presenta un ambiente naturalisticamente ricco ed estremamente variegato. Circhi glaciali convivono con altri trasformati in torbiere, ampie vallate solcate da ruscelli si alternano a fitti boschi di faggio e conifere, estese brughiere a mirtillo lasciano spazio a limpidi specchi d’acqua, vallette nivali si insediano alle pendici delle montagne più alte, sulle quali volteggia indisturbata l’aquila reale.
Habitat unici che favoriscono la crescita e la conservazione di specie rare, vegetali e animali.
Appennino modenese
In questo territorio, tra scorci conosciuti e angoli inconsueti e poco battuti, prendono forma le nostre storie: Nella Tana del Drago e Sulle Rive del Tanana.
Appennino toscano
L’Amiata, la montagna madre, il più alto vulcano dell’Italia peninsulare, allunga le sue falde fondendosi con la selvaggia terra di Maremma a occidente e le dolci e ondulate colline della Val d’Orcia a oriente. Un angolo insolito e prezioso di Toscana, costellato di antichi borghi medievali, sorgenti termali e faggete sconfinate.
In questo territorio, ricco di contrasti e caratterizzato da un secolare isolamento, trova rappresentazione la nostra storia Spiriti Ribelli.
Dolomiti Bellunesi
Tra i Monti Pallidi, patrimonio dell’Umanità, ci sono angoli nascosti che preservano a tutt’oggi il loro carattere selvaggio e incontaminato. Di queste montagne Dino Buzzati scrisse: “enigmatiche, intime, segrete (…) commoventi per le storie che raccontano, per l’aria d’altri secoli, per la solitudine paragonabile a quella dei deserti”.
Una delle nostre preferite è la Valle di San Lucano, nelle Dolomiti Bellunesi: Wanderland, la Valle dei Sogni.